Se vuoi comprare un’auto, le occasioni da considerare possono essere diversificate. Anche le auto semestrali offrono interessanti opportunità.
Le auto semestrali sono veicoli con pochi mesi di vita. Auto quasi nuove, in sostanza, ma a metà strada rispetto alla grande categoria dell’usato. Ecco alcuni consigli se sei interessato al loro acquisto.
Le auto semestrali sono auto con età compresa fra i 6 e i 12 mesi, considerando la data di immatricolazione. Anche la data di produzione, non deve aver superato 1 anno.
Il fatto che si chiamino semestrali non significa che abbiano un semestre di vita. Esse infatti possono aver macinato km fin quasi ad un anno.
Si tratta di auto regolarmente immatricolate e intestate spesso alle concessionarie o ai dipendenti delle case automobilistiche. Sono proprio questi ultimi infatti a rivendere le macchine semestrali, dopo averle comprate in occasione di sconti o promozioni riservate.
Anche le auto a km zero appartengono alle concessionarie ma la differenza rispetto alle auto semestrali sta nel fatto che le prime hanno percorso al massimo 100 km e sono state utilizzate per fini espositivi. Questo non si può dire per le seconde che spesso hanno macinato numerosi km.
Le macchine semestrali possono essere confuse anche con le auto aziendali. Queste ultime hanno generalmente più chilometri all’attivo e vengono rimesse in commercio anche a distanza di 2 anni dalla data di immatricolazione.
E’ vero, però, che ci sono auto aziendali rivendute ad un anno di vita e in tal caso le caratteristiche verrebbero a coincidere con quelle di un’auto semestrale. La linea di confine fra le due definizioni, come evidente, non è sempre così chiara.
Clicca sulla mappa per ingrandire
Le auto semestrali godono di un importante vantaggio da un punto di vista economico. Il prezzo a cui vengono rivendute è più basso rispetto al listino del nuovo.
La garanzia legale di conformità, se l'auto viene venduta da una concessionaria o da un' altra azienda autorizzata, dura sempre 24 mesi, che tuttavia possono diventare 12 previo accordo tra le parti.
Va detto, però, che ci sono anche alcuni aspetti negativi. Nello specifico, lo svantaggio principale delle semestrali, oltre alla scarsa libertà di scelta e di personalizzazione, risiede nelle condizioni del veicolo. E’ proprio qui che entrano in gioco i km percorsi dall’auto semestrale.
Nell’anno dall’immatricolazione le macchine semestrali arrivano mediamente a percorrere anche più di 12 mila km, segno evidente di un utilizzo intensivo.
Starà quindi all’acquirente valutare, anche sulla base della condizione del veicolo, se valga veramente la pena spendere di meno, ma avere comunque un veicolo che ha fatto molta strada.
Intorno al mondo delle macchine semestrali c’è sempre un po’ di scetticismo da parte degli acquirenti. Il timore che la truffa sia dietro l’angolo con questo tipo di veicoli nè nuovi nè usati è infatti molto diffuso. D’altronde se già il mercato delle auto usate in generale nasconde alcuni rischi, anche quello delle semestrali richiede una certa attenzione.
In primo luogo ti consigliamo un’accurata ispezione del mezzo. Come in generale nel mercato delle auto di seconda mano, anche per le auto di questa tipologia bisogna sempre fare una valutazione caso per caso.
Di seguito trovi un elenco di alcuni elementi da controllare con attenzione dal vivo./p>
Come detto, le macchine semestrali hanno un’età compresa fra i 6 e i 12 mesi. Ma come essere sicuri che il rivenditore non stia imbrogliando sull’età reale del veicolo, per ottenere un buon prezzo?
In tal caso, sappi che è possibile richiedere una visura al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). La visura PRA ti offrirà importanti informazioni anche sulla presenza di fermi amministrativi, cosa che fugherà eventuali dubbi sul nuovo acquisto.
Se stai per comprare auto semestrale, ricorda che puoi accertarti di quanti anni effettivamente essa abbia comodamente seduto davanti al tuo Pc. Infatti è possibile risalire all’anno di immatricolazione dell’auto semestrale tramite i servizi online di Calcolo Bollo Auto dell’Aci o dell’Agenzia delle Entrate. Infine una lettura attenta della carta di circolazione e del certificato di proprietà potrà offrirti un quadro ancora più esaustivo.