Controllare l’indicatore di usura degli pneumatici è importante sia per la manutenzione della tua auto, che per la scelta di un usato da comprare.
Tra le diverse componenti di una vettura, gli pneumatici rappresentano senz’altro un osservato speciale. Sulla loro usura non influisce solo il chilometraggio, ma anche il tipo di strade percorse, lo stile di guida, il carico usuale del veicolo, le variazioni ambientali.
Il limite di usura degli pneumatici stabilito dalla Legge 142 Art. 66 del 18/2/92 è di 1,6 millimetri. Questo significa che lo spessore del battistrada della tua gomma non può essere inferiore a questo valore.
Osservarne attentamente le caratteristiche, quindi, è importante non solo per la sostituzione periodica delle gomme ma anche quando stai per comprare un’ auto di seconda mano e ti trovi a valutare le reali condizioni della vettura che stai per acquistare.
Il modo per controllare in modo efficace quali siano le condizioni dei tuoi pneumatici, esiste e non sempre sono necessarie specifiche strumentazioni per la sua misurazione.
Basta infatti individuare sul battistrada della gomma l’indicatore di usura degli pneumatici, ovvero un piccolo tassello incastrato nelle scanalature principali dello pneumatico. Esso misura 1,6 millimetri, che coincide, appunto, con il limite di usura previsto dalla legge.
Dove puoi trovare l’indicatore di usura? Esso si trova sul battistrada generalmente in corrispondenza del logo dell’azienda produttrice, oppure vicino alla sigla TWI (Tread Wear Indicators), una nomenclatura valida in tutti i paesi dell’Unione Europea, come stabilito dal Regolamento ECE-ONU e dalla Direttiva 92/23/CEE.
Se il battistrada è in linea o inferiore all’indicatore di usura, significa che esso non è in condizioni adeguate alla circolazione. In caso contrario, il battistrada non ha ancora raggiunto il limite minimo ma se si avvicina troppo al limite del tassello, va comunque considerato che si tratta di uno pneumatico ancora poco affidabile.
Oltre all’indicatore di usura ci sono altri strumenti più o meno precisi, per misurare la profondità del battistrada. Ecco quali sono:
Non esiste un’età biologica per uno pneumatico. L’indicatore di usura è di fatto l’unico elemento che può aiutare a capire se la gomma di un’auto ha raggiunto il suo limite di sicurezza. Infatti, uno pneumatico assottigliato perde aderenza sull’asfalto determinando una peggior performance in frenata e sullo spazio d’arresto, specialmente su strade bagnate.
Le case produttrici segnalano come limite massimo per cambiare gli pneumatici dei veicoli, quello di 10 anni, ma in generale tutto dipende dallo stile di guida del proprietario e da altri fattori che potrebbero richiedere una sostituzione più precoce.
In generale, è consigliabile controllare le gomme della propria auto una volta all’anno, specialmente al passaggio tra estate e inverno, quando il cambiamento di temperatura è più evidente e lo pneumatico potrebbe risentirne in modo maggiore.
Per questo, se stai per acquistare un veicolo usato, meglio informarsi in merito all’ultimo controllo effettuato dal gommista e soprattutto sulla data esatta dell’ultimo cambio degli pneumatici. Va detto che anche la prova su strada è importante ai fini di individuare tramite un test diretto la corretta aderenza sulla strada del veicolo e le reazioni della quattro ruote in fase di frenata e sterzata.