1. Cos’è il Documento Unico di Circolazione?
A partire dal 2020 certificato di proprietà e carta di circolazione saranno disponibili in un unico documento appunto il Documento Unico di Circolazione (DUC).
Il DUC riporta allo stesso tempo:
- specifiche tecniche del veicolo (classe ambientale, numero di telaio, capacità, portata, cilindrata);
- informazioni burocratiche (titolare del veicolo, passaggi di proprietà…).
Il Documento Unico di Circolazione riguarda solo auto, moto, rimorchi e veicoli in generale. Sono esclusi, invece, minicar e ciclomotori.
Esso è stato introdotto con Decreto del 23 ottobre 2017 e si inserisce in un ampio quadro di riorganizzazione della burocrazia automobilistica.
Lo stesso decreto, infatti, si è pronunciato a favore dell’abolizione del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e dell’introduzione di un’Agenzia per il Trasporto Stradale, con lo scopo di concentrare in unico database informazioni precedentemente gestite da organi diversi.
2. Come ottenere il Documento Unico di Circolazione?
Per ottenere il Documento Unico di Circolazione è necessario seguire un iter piuttosto semplice. L’importante è comunicare con esattezza i dati del veicolo e del proprietario.
La prima cosa da fare è compilare un apposito modulo, scaricabile online sul sito dell’ACI (Automobil Club d’Italia) oppure presso gli uffici territoriali.
Dovranno essere fornite le seguenti informazioni:
- dati personali: nome, cognome, residenza e cittadinanza;
- informazioni sul veicolo tra cui numero di telaio, ultima revisione, targa;
- licenza SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) nel caso di destinazione del veicolo ad uso commerciale;
- rapporto con il veicolo: proprietario, usufruttuario.
Un aspetto particolarmente importante da segnalare è chi andrà ad utilizzare il mezzo.
Già nella carta di circolazione, infatti, alla voce C3, è richiesto di indicare il nome dell’autista qualora quest’ultimo sia diverso dall’intestatario e utilizzi il mezzo per più di 30 giorni.
Così anche per il Documento Unico di Circolazione è obbligatorio riportare questo dato, a meno che l’automobilista non sia uno stretto familiare del proprietario.
3. Quando richiedere il Documento Unico di Circolazione
Come abbiamo visto il DUC andrà a sostituire i vecchi documenti di un’auto.
Se ti stai chiedendo se devi correre ai ripari e munirti subito del DUC, sappi che potrai continuare a guidare la tua auto con i vecchi documenti anche dopo il 1 gennaio 2020.
Il rilascio del Documento Unico di Circolazione è previsto solo:
- per auto di nuova immatricolazione;
- in caso di passaggio di proprietà;
- per qualsiasi aggiornamento della carta di circolazione.
4. Cosa cambia con l’introduzione del Documento Unico di Circolazione
L’introduzione del Documento Unico di Circolazione ha apportato numerosi vantaggi per gli automobilisti.
Prima di tutto c’è uno snellimento della burocrazia: il DUC è rilasciato da un unico ente, mentre la carta di circolazione e il certificato di proprietà venivano gestiti da uffici diversi con tempistiche tra loro differenziate.
Essendoci poi un unico documento, sarà più facile evitare eventuali smarrimenti, che comportano specie nel caso della carta di circolazione denunce e richieste di duplicati, con relativi costi burocratici.
In termini di costi, infine, le spese per i proprietari di auto sono inferiori. Immatricolazione e passaggio di proprietà saranno quindi più convenienti. Ecco i dettagli:
Vantaggi del Documento Unico di Circolazione
- Marche da bollo: i costi passano da 64€ a 32€ (risparmio: 32€)
- Tariffa prestazioni ACI: l’importo si abbassa da 27€ a 20€ (risparmio: 7€)
Vantaggi del Documento Unico di Circolazione | ||
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Marche da bollo | I costi passano da 64€ a 32€ | Risparmio: 32€ |
Tariffa prestazioni ACI | L’importo si abbassa da 27€ a 20€ | Risparmio: 7€ |
Il risparmio totale stimato per veicolo è di circa 39€. D’altronde non dovendo più pagare le prestazioni di due diversi enti per avere due documenti separati è facile prevedere un abbassamento dei costi.