Vendi la tua Lamborghini senza preoccupazioni

È il 1963 quando Ferruccio Lamborghini decide di fondare nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese una casa automobilistica incentrata sulla produzione di vetture da corsa: forte della sua esperienza nella produzione di trattori e condizionatori, nasce la 350 GT, che riscuote fin da subito un rapido successo.

Da lì alla nascita del mito il passo è breve e la casa accumula successi sportivi e di vendite, tanto da rivaleggiare con la modenese e futura eterna rivale Ferrari. La leggenda vuole che la casa Lamborghini stessa sia nata in seguito ad una lite tra Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini, insoddisfatto della sua Ferrari 250 GT appena acquistata.

Nel corso della sua storia la casa bolognese ha prodotto modelli storici per il mondo dell’auto e del design industriale: dalla Miura alla Diablo, passando per il SUV Urus, i modelli della Lamborghini sono ormai icone del lusso e della sportività. La casa adesso appartiene alla galassia Volkswagen e le vendite aumentano, segno della crescita di consensi.

Riuscire a vendere un modello usato, però, è complicato. Non tutti possono permettersi un’auto dai consumi elevati. O - forse aspetto più rilevante nella scelta - non tutti hanno voglia di spendere una grossa cifra per un’auto che richiede abilità alla guida. Quali sono i canali di vendita per chi possiede una Lamborghini, allora?

• Collezionisti, musei: Chi compra una Lamborghini ha gusto, ovvio. Quale miglior cliente di chi se ne intende davvero? Rivolgersi ad esperti collezionisti o ad enti museali può sembrare una scelta naturale per chi ha una Lamborghini, ma le cose sono molto complicate. Per vendere ad un collezionista, le condizioni della propria auto devono essere perfette: solo ricambi originali, niente graffi, manutenzione impeccabile, pulizia e ispezioni regolari, certificati della casa madre e documentazione completa. Non tutti sono in grado di garantire queste condizioni, e il rischio è di una forte svalutazione. Nel caso dei musei questi prerequisiti sono ancora più inflessibili: i modelli da esposizione acquisiti devono essere il più vicino possibile al momento dell’uscita dalla fabbrica.

• Amanti dello sport e privati: L’alternativa quasi naturale sarebbe allora quella di rivolgersi a chi di auto se ne intende e ama la guida sportiva, ma non ha criteri così rigidi prima dell’acquisto. In effetti ci sono tanti amanti delle auto ad alte prestazioni, che vedono nelle Lamborghini auto da sogno. Ma siccome le Lamborghini (anche usate) hanno un prezzo abbastanza alto, la tendenza naturale è quella di chiedere sconti sul prezzo richiesto dal venditore. Inoltre, chi possiede una Lamborghini deve mettere in conto i costi del carburante e della manutenzione e vorrà quasi certamente risparmiare. E anche qui, il rischio è di perderci.

Una tradizione del marchio bolognese vuole che i nomi delle vetture corrispondano da sempre ad una razza di tori, come rappresentato dal simbolo della casa. Al di là della nomenclatura, ciò che appassiona i proprietari è quel mix unico di design e prestazioni. Ad ogni modello, Lamborghini ha saputo come mostrare i muscoli e guadagnarsi una nuova schiera di fedeli. I modelli più richiesti sono:

Letteralmente ‘pipistrello’, questa vettura indica in realtà una razza di tori dell’allevamento da corrida di Joaquin del Val de Navarra. Rappresenta uno dei modelli di punta della casa dopo l’acquisizione di Volkswagen: racchiude in sé tutto il meglio della tecnologia tedesca e della cura del dettaglio della casa bolognese. Prodotta dal 2001 al 2010, le prestazioni sono eccellenti: trazione integrale permanente, velocità massima di 330 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi. Il suo design iconico e il suo nome l’hanno fatta apparire nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan come mezzo alternativo alla Batmobile.

È il modello più venduto in assoluto nella storia della casa, che ha superato le 14.000 unità nonostante il prezzo proibitivo. Equipaggiata con un motore V10 da oltre 500 CV, questo modello ad alte prestazioni è molto ambito e non fa fatica a trovare acquirenti, a patto che si trovi in ottime condizioni. Prodotta dal 2003 al 2013 si posiziona poco al di sotto della vettura di punta Murciélago.

La Miura è la Lamborghini classica per eccellenza, non a caso molto ricercata dai collezionisti. Prodotta per 7 anni a partire dal 1966, le sue linee affusolate e dinamiche ne fanno un prodotto esclusivo per chi ama il design senza tempo. Il posteriore, ad esempio, è rimasto quasi immutato nella sua architettura in tutte le Lamborghini successive. Bellezza sì, ma anche prestazioni: la velocità massima era di 276 km/h, un miracolo per l’epoca.

A sostituire la Miura ci ha pensato la Countach. Questa sportiva prodotta dal 1974 al 1990 ha segnato l’estetica degli anni ‘80 e fece conoscere al grande pubblico la cosiddetta “carrozzeria a cuneo”, ed è stata la prima vettura al mondo con l’apertura delle portiere a forbice, che si aprono verso l’alto parallele al corpo macchina. Simbolo di un decennio di eccessi, la Countach conta parecchi ammiratori ed è una vettura molto desiderata.

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